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Nel 2000, all'età di 24 anni, ho scoperto di disporre del dono della scrittura automatica. Questa facoltà medianica concerne la capacità di poter scrivere parole, frasi e interi discorsi senza la minima influenza della propria volontà sui movimenti della mano impugnante la penna. La mano del medium scrivente compone esclusivamente i segni grafici dettati da un'altra volontà, esterna alla propria, la quale condiziona unicamente il moto dell'organo prensile che funge da mezzo di comunicazione. La rivelazione della facoltà è avvenuta con la stesura del nome Leopoldo per un paio di volte, un ciao e qualche L; il nome composto era quello di mio nonno paterno, deceduto nel 1985 e il modo in cui era stato scritto riproduceva esattamente la sua grafia.